Psicoterapia con donne vittime di violenza: giornata internazionale contro la violenza di genere

Molto è stato fatto negli ultimi anni, a partire dalla legge sul “codice rosso“, ma molto è ancora da fare.

il tema è difficile e controverso da un punto di vista psicologico, giuridico e sociale. Vorrei solamente mettere il focus su quanto sia difficile, una volta dentro una spirale di violenza, rendersi semplicemente conto che ciò che si sta vivendo non è normale.

Psicoterapia con donne vittime di violenza

Quando finalmente l’hanno arrestato [mi racconta una paziente di qualche anno fa] ho dovuto pensare a tutto io. la prima volta che sono andata in posta a pagare una bolletta, tremavo dalla paura. Non pensavo ci sarei riuscita!”

La violenza e l’umiliazione era talmente forte e protratta nel tempo che questa donna non pensava di essere in grado nemmeno di pagare una bolletta in posta.

Nel lungo percorso terapeutico, con me terapeuta uomo, Gianna ha potuto ricostruire se stessa, il suo essere donna, il suo potersi relazionare ad un maschile non violento. Durante i colloqui, Gianna ha potuto analizzare come la pesantissima violenza che aveva subito anni prima non fosse iniziata tutto di colpo, ma sommessamente, un piccolo passo alla volta.

Così, ricordando il primo insulto, la prima sberla, il primo pugno, il primo livido, la prima volta in pronto soccorso, Gianna ricostruiva il lento ma inesorabile cammino che l’ha portata, senza quasi nemmeno accorgersi, a subire cose, che in precedenza “mai avrei pensato che avrei potuto accettare“.

Sa che si può bollire una rana senza che lei salti via o se ne accorga? Basta immergerla in acqua fredda e alzare la temperatura in modo impercettibile. Ecco come il mio compagno è riuscito a bollirmi come quella rana. Alzando la violenza un passettino alla volta, in modo impercettibile…”

Mi piace ricordare, insieme a Gianna, anche un’altra donna che una volta mi raccontò: “il mio ex marito mi ha dato solo una sberla in vita sua. Una di troppo. Era sera. Mi ha dato un forte ceffone. io non ho reagito, ma ho dormito sul divano. l’indomani è andato al lavoro e io sono rimasta a casa. Quando è tornato le sue valige erano sul pianerottolo e la serratura cambiata.

Non è mai troppo tardo o troppo presto per uscire dalla violenza…

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