I sintomi e la psicoterapia

Quando il dito indica la luna lo stolto guarda il dito”, proverbio cinese

Ci sono diversi modi di intendere la psicoterapia. In particolare quando il paziente porta con sé dei sintomi o, ancor meglio, una diagnosi.

Ecco, in questo caso io credo che gli approcci siano sostanzialmente due: uno che si concentra sull’eliminazione, o quantomeno sulla riduzione del sintomo e l’altro che si focalizza sul senso del sintomo nella vita di chi lo porta.

Nel primo si possono trovare gli psicofarmaci (ad oggi tutti sintomatici) ed alcune tecniche che si usano in psicoterapia. Ma soprattutto, io credo, si trovino tutta una serie di colleghi che dichiarano di occuparsi di ansia, fobie, depressione, ecc ecc

Il sintomo in questo caso è trattato come qualcosa di esterno, di fastidioso, che va eliminato al più presto. Se non fosse possibile eliminarlo, va almeno limitato o gestito. Il sintomo è qualcosa che “è capitato” ed in qualche modo è slegato dalla persona e dalla sua vita. Più o meno come un virus.

L’altro approccio vede il sintomo (anche grave come possono essere le allucinazioni) come parte integrante della persona. Come un linguaggio. Come il modo migliore con cui il mio paziente è riuscito ad adattarsi al suo contesto. E, contemporaneamente, come l’indicatore, il segno, l’espressione di ciò che gli sta sotto (o dietro).

Il sintomo diviene a questo punto un alleato e non qualcosa contro cui combattere. L’ansia che provo tutti i giorni, l’insonnia che mi perseguita, la profonda tristezza che riemerge ogni volta che non riesco a distrarmi, le voci che cercano di controllare la mia mente, diventano il dito che indica la luna.

Diventano l’alleato che, se ben ascoltato, ci porterà (il mio paziente ed io) all’origine della sua (del sintomo) esistenza. E quando arriveremo a destinazione (molto più spesso, quando inizieremo a muoverci seguendo le sue indicazioni) il sintomo smetterà di parlare e ci saluterà.

Ecco perché quando mi chiedono “lei di cosa si occupa? Di ansia? Di depressione? Ecc” di solito rispondo “di persone…

Rispondi